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Certificazione IFS: quali sono i requisiti per ottenerla?

  • Immagine del redattore: Eko03
    Eko03
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 4 min
Infografica che illustra i requisiti della certificazione IFS e i passaggi per ottenerla: audit, formazione, documentazione e miglioramento continuo.

Indice



Cos’è la certificazione IFS e a cosa serve

La certificazione IFS (International Featured Standards) è uno standard internazionale pensato per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e dei processi aziendali, in maniera ancora più rigorosa rispetto a quanto previsto dalla normativa. Serve a dimostrare che un’azienda è in grado di instaurare ulteriori controlli per produrre alimenti sicuri e di allinearsi alle aspettative della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), soprattutto europea.


È uno degli standard approvati dal GFSI (Global Food Safety Initiative), insieme a BRC e FSSC 22000, ed è oggi tra le certificazioni più richieste per chi lavora come fornitore di retailer e distributori.


Gli obiettivi dello standard IFS

Gli obiettivi principali della certificazione IFS sono 4:

  • Garantire maggior controllo sulla sicurezza alimentare per ridurre i rischi di

contaminazione e promuovere trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera

  • Assicurare conformità ai requisiti legali e contrattuali

  • Favorire il miglioramento continuo dei processi aziendali



Chi la richiede e chi la rilascia

IFS significa International Featured Standards. È richiesta principalmente:

  • Dai grandi gruppi della GDO (soprattutto in Germania, Francia, Italia)

  • Dai marchi privati (private label)

  • Dalle aziende che vogliono esportare prodotti all’estero

  • Da buyer che richiedono garanzie su sicurezza e tracciabilità


La certificazione viene rilasciata da un ente terzo accreditato, cioè un organismo di certificazione che ha ottenuto il riconoscimento per eseguire audit IFS. L’ente verifica se l’azienda rispetta i requisiti previsti dallo standard attraverso un audit in loco, suddiviso in una parte documentale e una parte ispettiva.



I principali standard IFS

Esistono diversi standard IFS, ciascuno applicabile a un ambito specifico:

Standard

Ambito di Applicazione

IFS Food

Produzione e trasformazione alimentare

IFS Logistics

Trasporto e stoccaggio

IFS Broker

Intermediazione e commercio

IFS PACsecure

Produzione di imballaggi a contatto con alimenti

IFS HPC

Prodotti per la cura della persona e della casa

IFS Wholesale

Distribuzione all’ingrosso

Per le aziende alimentari, lo standard IFS Food è il più rilevante.


Immagine che rappresenta un'azienda alimentare con certificazione IFS

Quali sono i requisiti della certificazione IFS

I requisiti della certificazione IFS sono progettati per implementare ulteriormente il sistema di gestione qualità e sicurezza alimentare che l’azienda deve avere già in forza, migliorandone il rigore delle documentazioni.


I requisiti sono suddivisi in 6 sezioni principali:

  1. Governance e impegno della direzione

    La leadership deve essere attivamente coinvolta e dimostrare il proprio impegno con condivisone delle politiche e degli obiettivi aziendali e con la promozione della nomina di un responsabile qualità e sicurezza.

  2. Sistema di gestione qualità e sicurezza

    L’azienda deve avere un sistema strutturato basato su un piano HACCP aggiornato e delle procedure correttamente applicate e registrate, e periodicamente revisionate nell’ottica di un miglioramento continuo. 

  3. Gestione delle risorse

    Include una gestione adeguata delle risorse in termini di risorse umane presente e la loro formazione, di disponibilità di attrezzature e macchinari idonei e correttamente mantenuti e di ambienti conformi. 

  4. Pianificazione e processo produttivo

    Il processo produttivo deve essere sotto controllo in ogni fase, dall’approvvigionamento alla distribuzione, nell’ottica di una conformità sia normativa dal punto di vista dell’HACCP (identificazione dei punti critici e dei loro limiti) e sia delle richieste del cliente. 

  5. Misurazioni, analisi e miglioramento

    Il sistema deve prevedere controlli regolari per il monitoraggio dei CCP,  audit interni, riesami periodici per verificare l’andamento produttivo in linea con gli obiettivi. I dati raccolti devono essere analizzati per impostare strategie di miglioramento continuo.

  6. Food Defense e requisiti specifici

    Misure per prevenire atti dolosi o sabotaggi nella catena alimentare. Include la protezione fisica degli stabilimenti, la formazione mirata del personale e protocolli in caso di allerta.


Questi requisiti sono valutati con punteggi specifici durante l’audit (suddivisi in base all’importanza che li viene attribuita) e devono essere supportati da evidenze documentali.



Come ottenere la certificazione IFS

Ottenere la certificazione IFS richiede una pianificazione precisa, un’analisi approfondita dei processi aziendali e il coinvolgimento di tutto il personale. Il percorso prevede più fasi:

  1. Gap analysis

    Si effettua un’analisi iniziale per confrontare lo stato attuale dell’azienda con i requisiti dello standard. Questo aiuta a individuare lacune e pianificare le implementazioni necessarie.

  2. Revisione della documentazione

    Devono essere redatti o aggiornati: manuale qualità (se richiesto), manuale HACCP, procedure operative standard, registri e modulistica di supporto.

  3. Formazione del personale

    La formazione deve riguardare il piano HACCP  (la gestione dei CCP, le norme igienico-sanitarie e la gestione delle non conformità) e il sistema IFS nella sua interezza con la comprensione del proprio ruolo al suo interno. 

  4. Implementazione delle procedure

    Si mettono in atto le azioni correttive individuate e si applicano le procedure aggiornate. Questa fase può includere la modifica dei processi produttivi o l’adozione di nuove tecnologie.

  5. Audit interno e simulazione

    Prima dell’audit ufficiale è obbligatorio eseguire un audit interno o un audit di pre-valutazione per testare la prontezza aziendale e correggere eventuali carenze residue in vista dell’audit esterno (cosiddetto di terza parte)

  6. Audit di certificazione

    Un ente certificatore accreditato esegue un’ispezione approfondita, valutando la conformità a tutti i requisiti. Se l’esito è positivo, viene rilasciato il certificato.

  7. Rinnovo e mantenimento

    La certificazione ha validità di 12 mesi. È necessario mantenere aggiornato il sistema IFS e prepararsi annualmente all’audit di rinnovo.

Una corretta gestione del processo e la collaborazione con consulenti esperti può rendere il percorso più fluido e aumentare le probabilità di ottenere la certificazione al primo tentativo.


Tabelle di punteggio e validità

L’audit IFS assegna un punteggio in base al livello di conformità:

Grado

Descrizione

Validità

A

Conformità totale

12 mesi

B

Non conformità minore

12 mesi

C

Non conformità significativa

6 mesi (follow-up)

D

Non conformità grave

Nessuna certificazione


Cosa cambia con la versione 8

La versione 8 di IFS Food, entrata in vigore nel 2023, ha introdotto:

  • Nuovo focus sulla cultura della sicurezza alimentare

  • Requisiti semplificati ma più rigorosi

  • Maggiore enfasi sulla valutazione delle competenze

  • Nuova struttura degli audit basata su evidenze pratiche

Questi aggiornamenti rendono lo standard più efficace e immediatamente comprensibile nella sua applicazione.


Conclusioni

La certificazione IFS non è solo un’etichetta, ma una ulteriore garanzia di qualità, sicurezza e trasparenza per l’intera filiera alimentare. È uno strumento concreto per crescere nel mercato e distinguerti dalla concorrenza.

Se vuoi scoprire come prepararti in modo efficace o hai bisogno di una consulenza dedicata, contattaci: siamo qui per aiutarti a fare un passo avanti verso la conformità IFS.


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