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Limite Critico HACCP: cos’è, come definirlo e perché è fondamentale

  • Immagine del redattore: Eko03
    Eko03
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 4 min
Schema che illustra il concetto di limite critico all’interno del sistema HACCP, con esempi pratici e parametri di controllo.

Indice

  1. Cos’è un limite critico HACCP e la differenza con un CCP

  2. Quando e perché definire un limite critico e come stabilirlo

  3. Esempi di limiti critici nei processi alimentari

  4. Limiti critici vs limiti di accettazione: differenze e implicazioni

  5. Monitoraggio, gestione e conseguenze del superamento dei limiti critici

  6. Come aggiornare i limiti critici nel manuale HACCP

  7. Conclusioni


1. Cos’è un limite critico HACCP e la differenza con un CCP

Nel sistema HACCP, un CCP (Punto Critico di Controllo) è una fase del processo produttivo

che è essenziale che sia monitorata per poter prevenire, eliminare o ridurre un rischio. Per

poterlo controllare, è fondamentale che si stabilisca un limite critico, ossia un valore entro cui il CCP deve rientrare.


In pratica:

  • Il CCP è la fase in cui si applica un controllo (es. cottura, raffreddamento, stoccaggio).

  • Il limite critico è il valore specifico che non deve essere superato (es. cottura ≥75°C al cuore del prodotto).

Non rispettare un limite critico significa che la sicurezza del prodotto è potenzialmente compromessa, rendendo obbligatoria un’azione correttiva immediata. La definizione corretta di questi limiti è quindi fondamentale per il buon funzionamento di un piano HACCP.


2. Quando e perché definire un limite critico e come stabilirlo

Definire i limiti critici è il terzo principio fondamentale dell’HACCP. Ogni volta che si identifica un CCP, è necessario stabilire un limite critico chiaro, misurabile e giustificato scientificamente.


Perché è importante:

  • Ti permette di verificare oggettivamente la sicurezza degli alimenti

  • Aiuta a prevenire errori e contaminazioni prima che raggiungano il consumatore

  • È richiesto dalla normativa (Reg. CE 852/2004)


Come stabilirli:

  • Basandosi su evidenze scientifiche, linee guida ufficiali (ASL, ISS), regolamenti UE

  • Devono essere misurabili con strumenti affidabili (termometri, pH-metri, cronometri)

  • Devono essere realistici e applicabili nel contesto operativo dell’azienda


Fonti di riferimento:

  • Regolamenti europei

  • Manuali HACCP regionali

  • Documenti tecnici di settore

  • Studi scientifici e raccomandazioni di esperti


3. Esempi di limiti critici nei processi alimentari

Processo

Parametro

Limite Critico

Cottura carne/pollo

Temperatura

≥ 75°C al cuore del prodotto

Raffreddamento alimenti cotti

Tempo/temperatura

Da +65°C a +10°C in massimo 2 ore

Conservazione refrigerata

Temperatura

Tra 0°C e +4°C

Conservazione congelata

Temperatura

≤ -18°C

Sanificazione utensili

Tempo/temp.

≥ 80°C per almeno 5 minuti

Controllo acqua potabile

Cloro libero

0,2–0,5 mg/L

4. Limiti critici vs limiti di accettazione: differenze e implicazioni

Il limite critico non è da confondersi con il limite di accettazione, in quanto in realtà il

secondo è ritenuto complementare del primo. Infatti, il limite di accettazione è un valore che, se superato, non identifica un rischio per la sicurezza alimentare, poiché il CCP è ancora

controllato, ma evidenzia che un determinato parametro sta iniziando ad essere fuori

controllo, pur rimanendo entro i limiti di accettabilità.

Aspetto

Limite Critico

Limite di Accettazione

Finalità

Sicurezza alimentare

Valore guida anche perconfermare anche la validità di un

processo

Obbligatorietà

Obbligatorio ai sensi dell’HACCP

Facoltativo- in base a delle

valutazioni interne di verifica delle

procedure

Superamento

Richiede azione correttiva immediata

Può generare azioni correttive

preventive o un aumento di

monitoraggio

Rilevanza normativa

No (interno all’azienda)

Esempio

Cottura >75°C

Conservazione della frutta +5°C

Il mancato rispetto di un limite critico è una non conformità grave, mentre il superamento di un limite di accettazione può portare a problemi di qualità, ma non necessariamente di sicurezza.


Limite Critico HACCP: cos’è, come definirlo e perché è fondamentale

5. Monitoraggio, gestione e conseguenze del superamento dei limiti critici

Il monitoraggio dei limiti critici deve essere continuo, documentato e verificabile. Le registrazioni devono essere precise, facilmente accessibili e archiviabili per almeno 6 mesi (o più, secondo normativa o audit).

Se un limite critico viene superato:

  • L’alimento deve essere isolato immediatamente

  • Si effettua una valutazione del rischio con eventuale smaltimento

  • Si intraprende un’azione correttiva documentata (riparazione, rilavorazione, modifica procedura)

  • Si verifica la causa dell’errore per evitare che si ripeta


Conseguenze in caso di mancato rispetto:

  • Sanzioni amministrative (fino a 6.000€ secondo il D.Lgs. 193/2007)

  • Ispezioni straordinarie da parte della ASL

  • Richiami e sequestri dei prodotti non conformi

  • Sospensione o revoca della certificazione HACCP

  • Danni alla reputazione dell’azienda e possibili azioni legali


6. Come aggiornare i limiti critici nel manuale HACCP

Il manuale HACCP non è un documento statico. Ogni volta che:

  • Cambia una materia prima, un fornitore o una procedura

  • Vengono introdotti nuovi macchinari o processi

  • Cambia la normativa di riferimento

  • Si verificano problemi o non conformità durante audit o controlli

è necessario rivedere e aggiornare la valutazione del rischio e l’identificazione dei

CCP, e contestualmente evidenziare i nuovi limiti critici da controllare.


L’aggiornamento deve essere documentato con data, motivazione e firma del responsabile. Questo dimostra la proattività dell’azienda e la sua attenzione alla sicurezza alimentare.


7. Conclusioni

I limiti critici HACCP rappresentano uno strumento essenziale per garantire che il tuo processo produttivo sia sicuro, controllato e conforme alle normative. Sapere cosa monitorare, quali valori non devono essere superati e cosa fare in caso di errore è ciò che fa la differenza tra un’azienda conforme e una a rischio.

Non si tratta solo di rispettare una norma, ma di tutelare i tuoi clienti, la tua reputazione e la sostenibilità della tua attività.

Se hai bisogno di supporto per identificare o aggiornare le tue procedure HACCP, contattaci: possiamo aiutarti a costruire un sistema di autocontrollo efficace e personalizzato.

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