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Metalli pesanti nell’acqua: un rischio concreto per le aziende alimentari

  • Immagine del redattore: Eko03
    Eko03
  • 24 set
  • Tempo di lettura: 4 min
rischio di metalli pesanti nell'industria alimentare

Indice


Introduzione

Quando si parla di metalli pesanti nell’acqua, non si parla solo di un rischio per la salute dei consumatori, ma anche di un tema che tocca da vicino le aziende alimentari quali ristoranti, mense, hotel, industrie di trasformazione, caseifici, panifici, stabilimenti imbottigliatori ecc.

L’acqua è utilizzata in ogni fase produttiva: come ingrediente diretto, nei processi di lavaggio, o di cottura (ad es. cottura al vapore).


Se l’acqua è contaminata da metalli pesanti come piombo, arsenico, cadmio o mercurio, le conseguenze non sono solo sanitarie, ma anche legali, economiche e reputazionali: ritiro dei prodotti, sanzioni, perdita di certificazioni e fiducia da parte dei clienti e dei distributori.


Perché il tema riguarda direttamente le aziende

I metalli pesanti sono elementi chimici presenti naturalmente nell’ambiente, ma che diventano pericolosi per l’uomo quando superano determinate concentrazioni.


Nell’acqua destinata all’uso alimentare e industriale, la loro presenza può derivare da:

  • infiltrazioni dal terreno o rocce ricche di minerali,

  • attività industriali (scarichi, rifiuti, lavorazioni),

  • agricoltura intensiva (fertilizzanti, pesticidi),

  • tubature obsolete e reti idriche contaminate.


Queste sostanze si accumulano nell’organismo e, a lungo termine, possono provocare danni neurologici, renali, epatici e cancerogeni. Per un’azienda alimentare, ignorare il rischio significa mettere a repentaglio la salute dei consumatori e dei propri dipendenti e violare obblighi normativi precisi.


Esempi di rischio per un ristorante, può essere un’acqua contaminata usata in cottura o per la produzione di ghiaccio o durante la fasi di  lavaggio


Quali sono i metalli pesanti più comuni nell’acqua

Ecco i principali metalli pesanti riscontrati nelle acque potabili e industriali, con i relativi effetti sulla salute e le fonti di contaminazione.


Tabella – Metalli pesanti più comuni nell’acqua

Metallo

Fonte di contaminazione

Effetti sulla salute

Piombo

Vecchie tubature, scarichi industriali

Danni neurologici, sviluppo cognitivo nei bambini

Arsenico

Acque di falda, attività minerarie

Tumori cutanei e polmonari (mesotelioma), malattie cardiovascolari, danni al feto

Cadmio

Fertilizzanti, scarichi industriali

Danni renali, fragilità ossea per demineralizzazione, rischio cancro

Mercurio

Processi industriali, miniere

Danni al sistema nervoso, o al feto in caso di gravidanza

Cromo VI

Attività galvaniche, coloranti, concerie

Potenziale cancerogeno, danni epatici, problemi respiratori, indebolimento del sistema immunitario

La tabella mostra le principali correlazioni: nella colonna 1 trovi il metallo, nella 2 le sue possibili fonti aziendali e ambientali, nella 3 i rischi per la salute umana.


Normative e limiti per i metalli pesanti nell’acqua

In Europa e in Italia, i limiti di concentrazione dei metalli pesanti nell’acqua destinata al consumo umano sono fissati dal D.Lgs. n. 18 del febbraio 2023  e successivo aggiornamento D.Lgs. n. 102 del Giugno 2025, in linea con la Direttiva UE 2020/2184.

Alcuni esempi di limiti massimi:

  • Piombo: 10 µg/L

  • Arsenico: 10 µg/L

  • Cadmio: 5 µg/L

  • Mercurio: 1 µg/L

  • Cromo VI: 25 µg/L


Per le aziende alimentari, questi valori non sono solo parametri tecnici: diventano vincoli legali. L’acqua non conforme può portare a sanzioni, richiami e perdita delle certificazioni di qualità (ISO, BRC, IFS).


Come si possono rimuovere i metalli pesanti dall’acqua

Le aziende alimentari devono conoscere e adottare sistemi efficaci per rimuovere i metalli pesanti dall’acqua. Non basta un semplice filtro: servono tecnologie mirate e validate.


Tabella – Tecniche di rimozione dei metalli pesanti

Tecnica

Applicazione tipica

Vantaggi

Limiti

Osmosi inversa

Produzione alimenti e bevande

Alta efficacia, rimuove più contaminanti

Costi di gestione, manutenzione elevata

Filtrazione a carbone attivo

Acque di processo, pretrattamento

Rimozione selettiva, costo contenuto

Non adatta a concentrazioni elevate

Scambio ionico

Linee produttive e impianti

Elevata capacità di rimozione mirata

Richiede rigenerazione resine

Precipitazione chimica

Trattamenti industriali

Riduce concentrazioni elevate

Produce fanghi da smaltire

👉 Le colonne indicano: la tecnica disponibile, dove si applica, i suoi punti di forza e le sue criticità operative.


Cosa fare in caso di sospetta contaminazione

Se un’azienda sospetta la presenza di metalli pesanti nell’acqua, deve agire immediatamente:

  1. Effettuare specifiche analisi con laboratorio accreditato.

  2. Bloccare l’uso e il consumo dell’acqua fino a chiarimento.

  3. Attivare un piano di emergenza e tracciabilità dei prodotti eventualmente a rischio.

  4. Segnalare alle autorità competenti se i limiti di legge risultano superati all’interno di alcuni prodotti.


La gestione rapida del rischio è cruciale non solo per dimostrare serietà e responsabilità in caso di audit o ispezioni, ma soprattutto per la sicurezza dei consumatori.

rischio di metalli pesanti in una struttura ricettiva

Come si può ridurre la contaminazione dell’acqua da metalli pesanti

Per un’azienda alimentare, ridurre i rischi significa:

  • controllare regolarmente la qualità dell’acqua con analisi periodiche in base alla valutazione del rischio sul piano HACCP

  • manutenere tubazioni e serbatoi e verificarli periodicamente

  • scegliere fornitori e impianti certificati,

  • integrare il programma dei controlli nel piano HACCP,

  • validare i sistemi di trattamento installati.


In questo modo, il rischio non viene solo mitigato, ma reso dimostrabile e tracciabile, come richiedono le normative.


Il ruolo dell’HACCP per le aziende alimentari

L’HACCP non è un documento formale: è lo strumento per identificare, monitorare e controllare i rischi, compresi quelli legati all’acqua.


Un buon piano HACCP deve includere:

  • analisi specifiche dell’acqua utilizzata nei processi,

  • definizione di CCP (Critical Control Points) relativi alla qualità dell’acqua,

  • registrazioni e documentazione costante,

  • formazione dei responsabili e del personale.

Ignorare il rischio metalli pesanti significa esporre l’azienda a sanzioni, eventuali ritiri di prodotto, responsabilità penali e danni d’immagine.


Eko03: il tuo partner per la sicurezza alimentare

Da anni supportiamo ristoranti, hotel, mense e industrie alimentari del Nord Italia nella gestione dei rischi legati all’acqua. Con il nostro servizio di analisi acqua e consulenza HACCP ti aiutiamo a:

  • verificare la conformità ai limiti di legge,

  • aggiornare il piano HACCP con misure specifiche,

  • superare controlli e audit senza criticità,

  • formare il tuo personale sulla gestione del rischio.



Conclusione

I metalli pesanti nell’acqua non sono un problema poco comune: sono una minaccia concreta per la salute, la qualità e la continuità produttiva delle aziende alimentari.

Prevenire significa controllare, registrare e dimostrare di essere conformi.

Con un piano HACCP aggiornato e un partner tecnico affidabile puoi trasformare un rischio potenziale in un vantaggio competitivo di sicurezza e affidabilità: contattaci ora.

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