Buongiorno,
caro lettore, la calda stagione è ormai nel vivo, e mai come quest’anno si stanno raggiungendo picchi di temperatura molto molto alti arrivando a sfiorare i 40 °C nel Nord Italia. Ahimè, carenza di piogge e temperature alte sono il connubio perfetto per la proliferazione e lo sviluppo di parecchi agenti infestanti.
Gli stessi con il tentativo di ricercare un riparo e del cibo vanno solitamente ad infestare luoghi dove vi è una costante presenza di derrate alimentari, come per esempio:
Magazzini di bar e ristoranti
Aziende di produzione alimentare (Pastifici, Salumifici, Az. Agricole)
Locali di stoccaggio merce di super e ipermercati
Magazzini per il trasporto merci
Ecc, ecc.
Ma facciamo un po' di chiarezza... Cosa dice la normativa?
La normativa obbliga tutte le imprese del settore alimentare al monitoraggio ovvero “occorre predisporre procedure adeguate a controllare gli animali infestanti e per impedire agli animali domestici di accedere ai luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati” [Reg. Ce 852/2004].
Quanto sopra citato è ancora più necessario ed evidente nella stagione calda, quando le temperature e le condizioni ambientali favorevoli consentono sviluppo e proliferazione degli agenti di infestazione. Vediamo ora insieme alcuni esempi che interessano particolarmente i depositi ed in generale il magazzinaggio di alimenti.
La Calandra del Grano (Sitophilusgranarius)
La Calandra del Grano è un fitofago parecchio diffuso che attacca vari cereali in magazzino, con particolare predilezione per il frumento, l'orzo, il mais, i ceci, ma in grado di infestare anche avena, segale, miglio e grano saraceno. Il danno si manifesta sulle cariossidi ed è determinato dagli adulti, ma soprattutto dalle larve.
La femmina rosica il seme dei vari cereali creandovi un piccolo buco in cui depone le uova che poi sigilla con un materiale gelatinoso. Lo sviluppo larvale dura 57–71 giorni, durante i quali le larve scavano all’interno del seme, passando attraverso quattro mute; completato il quarto stadio formano una cella pupale; l’impupamento dura 5–16 giorni, al termine dei quali l’adulto fuoriesce dal seme. La calandra sverna come adulto e compie da 3 a 6 generazioni all’anno.
Per questo motivo è facile trovare questo tipo di insetto all’interno di pacchi di pasta o altri cereali, la piccola dimensione delle uova rende veramente complessa l’individuazione.
Come prevenire?
Queste sono alcune delle indicazioni utili alla prevenzione:
Mantieni sollevati gli alimenti rispetto al suolo (pedane, scaffalature) e distanziali dai muri.
Ispeziona pacchi e imballaggi all’acquisizione e periodicamente dopo averli depositati in magazzino.
Pulisci costantemente gli ambienti destinati a magazzinaggio, rimuovendo polveri e materiali impropri.
Come eliminare i punteruoli del grano in presenza di infestazione
Noi di Eko03 ti consigliamo di eseguire delle semplici ma molto efficaci attività, in modo da eliminare il rischio di far arrivare sugli scaffali o nei piatti dei nostri clienti alimenti contaminati che potrebbero creare gravi danni di immagine alla tua attività e disturbi legati alla salute dei clienti. Ecco le attività:
Eliminare tutti gli alimenti infestati.
Ispezionare gli alimenti in modo accurato.
Sbarazzarsi di tutto ciò che risulta essere stato contaminato.
Se possibile sigillare qualsiasi crepa, buco o fessura presente nel luogo infestato.
Contattare un’azienda specializzata in disinfestazioni in modo da controllare tutte le possibili cause di infestazione e attuare un piano di prevenzione per evitare la ricomparsa di questi spiacevoli infestanti.
Il secondo infestante: lo Scarafaggio
Gli scarafaggi devi assolutamente sapere che sono tra i parassiti più pericolosi per la salute dell’uomo. Essi se presenti all’interno di una cucina vi è il rischio che possano contaminare gli elettrodomestici come lavastoviglie e fornelli, stoviglie ma soprattutto le celle frigorifere e i magazzini, luoghi, dove solitamente viene conservato il cibo.
Attraverso le feci, la saliva e la muta gli scarafaggi possono causare gravi reazioni allergiche, eczema e asma negli esseri umani, tutte problematiche che possono essere causa di mali ben peggiori.
Da non sottovalutare è la situazione di stress psicologico per dipendenti e clienti e la paura per la salute. Purtroppo, i bambini, gli anziani e i malati sono particolarmente vulnerabili agli scarafaggi e alle malattie che questi possono causare.
A causa delle loro abitudini alimentari insalubri, gli scarafaggi possono trasmettere agenti patogeni nocivi attraverso i loro escrementi. Quando uno scarafaggio si nutre di sostanze contaminate, come ad esempio un pezzo di pollo crudo o feci di animali, l’organismo entra e rimane in sospeso nel suo sistema digestivo.
L’agente patogeno sarà poi espulso negli escrementi dello scarafaggio e contaminerà superfici e alimenti. Sicuramente non un buon alleato da avere in cucina o in un ambiente dove si trattano alimenti.
Prevenzione innanzitutto
Il modo più efficace per evitare che gli scarafaggi diffondano le malattie in azienda è quello di ridurre la possibilità di questi insetti di entrare nei locali dello stabile.
È possibile prevenire il rischio con:
Pratiche di pulizia accurata.
Sigillando crepe e fessure, controllando che le porte non abbiano luce o discontinuità rispetto alla pavimentazione.
Contattare un’azienda specializzata in prevenzioni agli infestanti in modo da posizionare negli appositi spazi trappole studiate alla cattura di insetti striscianti.
Inoltre, ho deciso di inserire alcune indicazioni specifiche per bar, ristoranti e hotel, dove la presenza di questo tipo di infestante è maggiore. Ricordati sempre di:
Conservare i cibi solo in contenitori o sacchetti sigillati;
Rimuovere subito i residui di cibo o rifiuti alimentari;
Rimuovere i residui di cibo sotto mobili e frigoriferi;
Lavare i piatti sporchi e pentole dopo l’uso;
Non lasciare in giro lavanderia sporca;
Durante la notte non lasciare l’acqua nel lavandino o in eventuali contenitori come secchi.
Cosa fare in caso di infestazione?
Spesso nel momento in cui si viene a contatto con uno scarafaggio in un locale dove vi è del cibo la situazione è di per sé complicata, e non termina con l’eliminazione dello stesso.
Bisogna innanzi tutto eseguire controlli approfonditi alla ricerca degli escrementi e verificare se vi sono altri esemplari all’interno del locale compromesso. Una volta certificato che tutti gli esemplari sono stati eliminati, (attività molto complessa per un utente non formato professionalmente) bisogna gettare gli alimenti contaminati.
Al termine di questo iter l’attività consigliata è di eseguire una sanificazione totale dei locali. Le attività di disinfestazione degli scarafaggi sono pericolose pertanto è consigliato farle svolere a personale qualificato.
Tignola grigia della farina (Ephesiakuehniella)
La tignola grigia della farina è un insetto termofilo. Insieme alla tignola fasciata (Plodiainterpunctella) è la specie più comune e diffusa di lepidottero che infesta le scorte alimentari in casa e nelle fabbriche alimentari.
Le tignole si nutrono di frutta secca, noci e nocciole, mandorle, cioccolato, ma anche di cereali e prodotti cerealicoli, di piante aromatiche e di semi.
Si ricorda che gli insetti adulti, non potendo penetrare direttamente all’interno delle confezioni, possono deporre le uova su piccoli residui alimentari (p. es. accumuli di farina, semi o briciole, negli angoli dei magazzini o dei ripiani) mentre le larve che nascono sono invece in grado di forare, con le loro mandibole, sia cartone sia plastica.
Un fattore favorevole allo sviluppo delle tignole è poi dovuto al fatto che le derrate alimentari, dopo essere state raccolte in campo, spesso in paesi tropicali, possono sostare per diverso tempo nei magazzini dei luoghi di origine talvolta a condizioni di temperatura ottimali per gli insetti. Poi ci sono i lunghi viaggi in mezzi di trasporto magari non correttamente disinfestati o in promiscuità con altre derrate. Infine, le soste nei vari magazzini di transito, anche in questo caso per tempi confacenti allo sviluppo delle tignole.
Una cosa che non tutti sanno è che questi insetti possono essere già presenti nelle confezioni sigillate sugli scaffali di negozi e supermercati, per cui la prima cosa è fare attenzione al momento dell’acquisto che gli imballaggi non contengano piccoli fori e che il prodotto non presenti grumi, impurità e filamenti.
Quando l’infestazione è importante, i prodotti sono coperti da una spessa tela filamentosa che aderisce alla loro superficie, oltre a essere sporchi di escrementi e di resti di muta. Nell’uomo o negli animali domestici la consumazione di alimenti contaminati da questo insetto può causare reazioni allergiche così come affezioni gastrointestinali.
In conclusione, nei luoghi dove viene conservato il cibo bisogna garantire sempre il massimo igiene e sicurezza, la salute dei consumatori deve essere una priorità a tutti i livelli, dal produttore al fruitore.
Quindi stai bene attento a ciò che ti ho spiegato oggi e se trovi qualche segnale, non esitare a contattarci saremo più che lieti di darti una mano.
Buona giornata e alla prossima!
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